La Politica a caldo....

giovedì 28 dicembre 2006

Berluska! Di qualcosa di laico e liberale!!!

Con orrore/terrore, caro Silvio, ho assistito alla Marcia su Roma dei primi di Dicembre.
Il cronista che mi ha accompagnato in questo viaggio della paura non brilla certo per imparzialità: mi riferisco a sua Faziosità Michele Santoro con la sua ciurma di Anno Zero.

Dichiaro, tuttavia, una certa distaccata competenza nei confronti del giornalismo nostrano di parte; direi che sono quasi mitridatizzata rispetto a montaggi truffaldini, interviste pilotate, accurata scelta del peggio del peggio, ed ogni altra meschinità mediatica.
Premesso ciò, ahimé, Michele ha fatto centro.
Me la sono fatta sotto....

Sono bastati quei dieci chili di congiuntivi violentati, la presenza dei lobotom-Naziskin e, soprattutto la solare, unanime, impunita, dichiarazione di guerra alla diversità, a farmi capire che forse è ancora troppo presto per poter sognare una destra di programma e non di demagogica reazione.

Insomma, e vengo al sodo.....
Devi svelarmi il segreto.
Quanti sono, Silvio, sti benedetti beceri d'Italia?
Come mai abbandoni con tanta leggerezza i voti di quella parte produttiva e creativa della Società Italiana che mai potrà tollerare il populismo xenofobo e qualunquista della lega, ma nemmeno il dirigismo denarofobo della sinistra?
Cosa sai che io non so?
Hai per le mani qualche sondaggio che dice che più si è volgari, arroganti e superficiali, più voti si strappano alla sinistra?
Ti chiedo questo, con molta sincerità; non è una povocazione faziosa.
Sei una persona diversa. Non sei volgare. Sembri sensibile e tollerante.

Non pensi anche tu che nei settori strategici dell'Economia italiana (ICT, moda, estetica, cultura) siano in pochi a riconoscersi in questa oramai odiosa quanto fantomatica famiglia bianca, eterossesuale, osservante, timorata e padana, la cui promozione e tutela, a mo' di schiacciasassi sulle sensibilità "altre", sembra essere l'unica seria priorità per il polo?

Insomma, di persone come la scrivente, nauseate dall'incapacità della sinistra di alleggerire uno stato tronfio ed invadente, ma preoccupate di cadere in un teocratico padanismo contadino, credo, Silvio, che le città siano piene.

Mi chiedo, a questo punto, se sono io che vaneggio o i registi/sondaggisti del polo....

Ti confesso, che non essendo sicura di nulla (l'antica prudenza delle donne), un po' tremo all'idea di uscire da contesti metropolitani più o meno progrediti per incappare nelle milioni di croci e forconi, a cui il regredito messaggio della comunicazione polista sembra rivolgersi.
Distanze siderali, insomma, dal mio sogno/desiderio di un paese laico, moderno ed efficiente.

Certo, presidente.
Riconosco che nel partito vive un dibattito fortemente animato, che le posizioni sono molte e diverse, che allo spirito confessionale e beghino di, facciamo un esempio, Gardini e Menorello, tanto per citare due risorse italoforzute della mia città, si contrappone lo slancio laico e libertario delle fortunate "B" forzitaliote: Biondi, Boniver, Brunetta (ma anche Taradash, Della Vedova, Del Pennino)....
Insomma Silvio, raccontami una bugia per tranquillizzarmi: dimmi che i tuoi sondaggi, forse, si sbagliano....

Dimmi che è una tutta una strategia congiunturale; che il partito è costretto dal momento storico ad accogliere tra le sue fila ogni oppositore, purché bipede (altro che passaporto ideologico o pedigree morale...).

Convincimi a non dare il voto a quella faccia donabbondiosa di Prodi come unico baluardo possibile all'oscurantismo catto-padano di Calderoli.

Ti aspettiamo in tanti, Silvio, te lo giuro, perché l'appuntamento mancato con il riformismo liberale, di cui la tua precedente legislatura è purtroppo triste responsabile, possa davvero concretizzarsi....

Prenditi un po' di sana e tollerante società civile e lascia a casa preti e fascisti: prima o poi hanno sempre tradito.

Raccogli le forze vitali, intelligenti e produttive del paese: son lì che aspettano e guardano come me la televisione interrogandosi come ho fatto io in questa letterina.

Un abbraccio spaventato ma ancora fiducioso

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